Il bonus 200 euro non è altro che un aiuto economico, previsto dal Decreto Aiuti 2022, messo in campo per far fronte agli aumenti dell’energia e delle materie prime, derivanti dalla situazione economica e politica attuale.

Questo tipo di incentivo, interessa una platea di circa 28 milioni di beneficiari, descritti nella circolare INPS 73 2022.

Ebbene, fatta questa piccola premessa, cerchiamo ora di capirne un pò di più!

Bonus 200 euro Luglio
Bonus 200 Euro

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Bonus 200 euro: le date

Partiamo subito da un dettaglio che non deve essere assolutamente trascurato, ossia: non tutti riceveranno il bonus 200 euro in automatico, c’è chi infatti dovrà farne esplicita richiesta.

Infatti, tra la platea dei beneficiari che riceveranno automaticamente l’accredito vi sono i pensionati, i percettori del reddito di cittadinanza e i lavoratori dipendenti.

Tutti coloro i quali appartengono alle suddette categorie, si vedranno recapitare la somma di denaro già nel mese di Luglio.

Arrivati a questo punto, è tuttavia doveroso aprire una piccola parentesi: se alcuni di questi beneficiari riceveranno i soldi in busta paga già tra un paio di settimane, ciò non si può dire per i pensionati, i quali hanno ricevuto l’accredito già in questi giorni.

Chiudiamo quindi questa partesi ed arriviamo ora ad un altro punto cardine previsto dal provvedimento, atto ad ottenere l’agevolazione.

Esso riguarda esclusivamente i lavoratori dipendenti dell’ambito privato.

Ebbene, coloro i quali appartengono a questa categoria, devono necessariamente compilare e consegnare al loro datore di lavoro un’autocertificazione ad hoc per ottenere il bonus 200 euro.

La citata autocertificazione serve ad attestare che si hanno i requisiti necessari per ricevere il bonus, tra cui un reddito personale al di sotto dei 35 mila euro lordi.

Viceversa, gli appartenenti alle categorie degli autonomi occasionali (senza partita IVA), i titolari di rapporti di collaborazione coordinata e continuativa, gli iscritti al Fondo pensione lavoratori dello spettacolo, i lavoratori domestici, i lavoratori stagionali: a tempo determinato e intermittenti e gli incaricati alle vendite a domicilio dovranno invece presentare esplicita domanda all’INPS.

Bonus 200 euro: come richiederlo

Per quanto riguarda le categorie che non incassano il bonus in via automatica, il procedimento è comunque molto semplice ed intuitivo.

Chi rientra in questa specifica cerchia di beneficiari, dovrà sostanzialmente recarsi sul sito dell’Inps e navigare attraverso le seguenti categorie del portale: “Prestazioni e servizi” > “Servizi” > “Punto d’accesso alle prestazioni non pensionistiche”.

Dopodiché, questi dovranno effettuare l’autenticazione mediante SPID, CIE o CNS, quindi selezionare la categoria di appartenenza per la quale intendono fare domanda (tra quelle indicate dall’Istituto Nazionale della Previdenza Sociale).

Bonus 200 euro: le scadenze

Ebbene, se per i lavoratori domestici (colf e badanti), il termine ultimo è fissato al 30 settembre, le altre categorie interessate dal provvedimento – e dalla relativa agevolazione – avranno tempo invece fino al 31 ottobre.

Bonus 200 euro: quando arriverà a partite IVA e professionisti

Come ampiamente accennato, diverse categorie di persone, ricadenti nel settore del lavoro dipendente, pensionati e percettori del reddito di cittadinanza stanno già iniziando a ricevere il bonus 200 euro, tuttavia per i professionisti titolari di partita IVA ed i lavoratori autonomi, non vi è ancora alcuna indicazione certa a riguardo.

Infatti, ad oggi non si conoscono né le modalità con cui essi potranno farne richiesta e nè il modo in cui verrà erogata questa agevolazione economica.

Tuttavia, il Decreto Aiuti, pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 17 maggio scorso, prevede – all’articolo 33 – l’istituzione di un fondo apposito da 500 milioni di euro per la distribuzione dell’incentivo a queste categorie di lavoratori.

Detto ciò, entro 1 mese – parliamo quindi della data del 17 giugno – avrebbero dovuto essere già emanato un decreto attuativo predisposto dal ministero del Lavoro per comunicare i relativi requisiti e i criteri.

Ad oggi però, non ve n’è traccia!

Una magra consolazione potrebbe quindi essere rappresentata solo da un’indiscrezione del Sole 24 Ore, il quale indica la ripartizione dei fondi in questo modo:

  • 80,7 milioni di euro, per distribuire i 200 euro agli iscritti alle casse private
  • 419,3 milioni di euro per coloro i quali sono iscritti alla Gestione Privata INPS
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